


Un viaggio virtuale con i propri followers per percorrere la via ferrata più antica d’Italia con il quale Giovanni Storti ci porta sulle Alpi Apuane, tra biodiversità e sicurezza in montagna.
Un’occasione per scoprire con ironia un territorio selvaggio e riflettere sui problemi che ne minacciano la conservazione. Filo rosso di questa avventura proprio la biodiversità, concetto coniato nel 1988 dall’entomologo Edward Wilson: quell’interconnessione magica fra individui di tutte le specie che, come ricorda lo stesso Giovanni Storti “può essere definita come la ricchezza di vita sul nostro pianeta.”
Secondo filo rosso la sicurezza in montagna qui introdotta, grazie all’ironia di Giovanni Storti, con il giusto equilibrio fra leggerezza e profondità, l’obiettivo di aiutare il pubblico a prendere consapevolezza di questo delicato tema soprattutto in questo momento di grande mutamento per il territorio.
Tre le giornate di questo percorso: la prima immersi nelle fragranze e nel fascino dell’Orto Botanico Pellegrini – Ansaldi per poi arrivare, nel pomeriggio al Rifugio Puliti. La seconda giornata è dedicata, invece, al Monte Nona. E il terzo giorno alla mitica Ferrata del Monte Procinto, la più antica d’Italia.Compagni di viaggio di questo percorso Alessio Piccioli, Presidente della SOSEC del CAI, Istruttore Nazionale di Sci Alpinismo, Membro della Scuola Centrale di Scialpinismo del Club Alpino Italiano: un punto di riferimento quando si parla di sentieri, quei tracciati che ti permettono scoperte inattese e immersioni totali in quella meraviglia che chiamiamo biodiversità; e poi c’è Andrea Ribolini, Dottore Forestale e Guida Ambientale Escursionistica che con Elena Alberti, dottoressa in Biologia, guidano Giovanni lungo le suggestioni dell’Orto Botanico “Pellegrini-Ansaldi”, nato nel 1966 dedicato a quel medico e botanico Pietro Pellegrini fra i primi a capire che queste zone erano ricche di specie da scoprire e custodire. Altro coprotagonista di questo viaggio Gionata Landi: Guida alpina e Tecnico di Elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Esperto di ambiente e profondo conoscitore delle Alpi Apuane, Alberto Grossi offre un contributo fondamentale per comprendere le dinamiche che hanno portato alla situazione attuale. Attraverso il suo sguardo, si ripercorre la lunga storia dello sfruttamento delle cave di marmo, dalle origini artistiche — quando i blocchi venivano scolpiti da maestri dell’arte — fino agli sviluppi più recenti. Infine c’è Veronica Pierotti, Presidente Sezione Cai di Forte dei Marmi che si aggiunge all’allegra brigata nell’ultimo tratto del sentiero verso il monte Nona. Tutte persone che, attraverso i loro racconti, sanno trasmetterci la passione per la propria terra e per l’ambiente, con le quali hanno saputo costruirsi una professionalità fuori dagli schemi.
Scheda Tecnica
Prodotto da Marianna Tolio per Cineblend srl in collaborazione con il Club Alpino Italiano
Scritto e diretto da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon
Direttore della fotografia Uber Mancin
Fonico di presa di diretta Enrico Lenarduzzi
Operatore Martina Acazi
Aiuto operatore Laura Panizzolo
Data Manager Damiano Sandei
Riprese aeree Uber Mancin – Damiano Sandei
Montaggio Giorgia Lorenzato
Colorist Manuel Zarpellon

In collaborazione con
Comune Forte dei Marmi, Associazione Biancospino per il Rifugio “Adelmo Puliti”, Associazione Aquilegia per l’Orto Botanico “Pellegrini-Ansaldi”, Rifugio Forte dei Marmi, Collegio Regionale Guide Alpine Toscana, Parco Regionale delle Alpi Apuane











Foto ©cineblend srl 2024 – ph. Francesco Lastrucci – ph. Mauro Simoncini